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Clafoutis di Ciliegie

lunedì 31 maggio 2010
Clafoutis di Ciliegie

Lasciate ogni speranza, ciliegie che entrate (a casa mia).
(One Girl In The Kitchen)

Io credo nel destino, delle ciliegie. Per quanto mi riguarda, tre sono le loro possibilita’:

A) Sciroppate;
B) Marmellata;
C) Clafoutis.

E clafoutis sia.
Credo che il sole mi abbia dato alla testa, oggi mi sento una piccola dittatrice.


Clafoutis di Ciliegie
per una tortiera da 22 cm di diametro

ciliegie 400-450 gr. circa
uova 2
zucchero 50 gr. + 3 cucchiai
farina 30 gr.
farina di mandorle 1 cucchiaio
panna da montare 70 gr.
burro 1 noce
aroma vaniglia 1 cucchiaino
cannella, scorza di limone grattuggiata, sale q.b.
zucchero a velo per spolverare q.b.


Non solo dittatrice, ma pure integralista. Le ricette per il clafoutis si sprecano, le variazioni sono tante quante le stelle nel cielo, ma una cosa e' certa. I puristi del settore sostengono che il clafoutis vada fatto lasciando il nocciolo alle ciliegie, perche' dona al dolce un sapore piu' intenso e leggermente mandorlato. E noi, mica vogliamo farlo strano?

Lavare le ciliegie ed eliminare il picciolo. In una padella, far sciogliere la noce di burro, unire le ciliegie, 50 gr. di zucchero, la scorza di limone grattuggiata e una spolverata di cannella. Far cuocere per poco meno di 10 minuti, finche' lo zucchero e' sciolto e il sugo si e' ristretto. Disporre le ciliegie sul fondo di una teglia rotonda da 22 cm di diametro (oppure due piu' piccole).
Montare i tuorli con 3 cucchiai di zucchero e l'aroma di vaniglia finche' gonfi e spumosi. Unire la panna, la farina e la farina di mandorle e mescolare bene. A parte montare gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale e unirli delicatamente al composto di uova e farina. Versare l'impasto sopra le ciliegie e, se necessario, mescolare un po' in modo che le ciliegie non restino tutte sul fondo.
Cuocere a 190 per circa 20-25 minuti, finche' la superficie del dolce risulta dorata. Lasciare intiepidire leggermente e spolverare con zucchero a velo.

N.B: Mi raccomando, ricordatevi di avvertire gli amici che le ciliegie hanno il nocciolo!

Aglio

sabato 29 maggio 2010
Aglio

Chi ha paura dell'aglio cattivo?

Ciliegie Sciroppate

mercoledì 26 maggio 2010
Ciliegie Sciroppate

When life gives you lemons, make lemonade.

Quando la vita ti da' limoni, fanne limonata (...ma un limoncello, invece??). Quando la vita ti tira pomodori, fa' il sugo. Se sono mele, strudel. E quando invece la vita ti regala ciliegie, dai retta a me. Mettile bene strette in un vasetto, qualche cucchiaio di zucchero e poi dimenticatene fino all'autunno. Ti prometto che quando le giornate si faranno buie e fredde, il cielo diventera' grigio di nuvole e i sandaletti azzurri saranno solo un vago ricordo, ai limoni della vita potrai rispondere con una cucchiaiata di sciroppo.
G.I. (Goduria Intensa).

Che la ciliegia sia con voi.


Ciliegie Sciroppate

Questa ricetta e' stata il tormentone virtuale di un maggio di tre anni fa, e la mia iniziazione e' stata tutta merito di Clelia, amica del forum di CI. La ricordo bene quella primavera, perche' di li' a poco sarei andata a casa per due mesi di sole e di vacanza. Chiamatela Goduria Intensa.... E le ciliegie! Nel frattempo loro se ne stavano li' a lavorare per me, e al ritorno me le sarei ritrovate succose e perfettamente alcoliche, il giusto antidoto contro la lieve tristezza del rientro.

Niente di piu' semplice: prendere delle ciliegie mature e sode, lavarle e asciugarle per bene. Disporle a strati in dei vasetti di vetro precedentemente sterilizzati, alternandole a cucchiaiate di zucchero (il peso dello zucchero sara' piu' o meno la meta' di quello delle ciliegie). Chiudere i vasetti i e riporli nella dispensa in un luogo buio e fresco. Ogni tanto scuoterli per bene, oppure rigirarli sottosopra a settimane alterne (in questo caso fare attenzione, perche' il sugo potrebbe fuoriuscire).
Lasciare le ciliegie a macerare piu' o meno fino a ottobre. Si formera' uno sciroppo denso e le ciliegie diventeranno leggermente alcoliche. Si potranno usare sul gelato, per accompagnare dei dolci al cioccolato, oppure semplicemente cosi', a una a una direttamente dal vasetto. E lo sciroppo....chiamatela Goduria Intensa!

Cherries

lunedì 24 maggio 2010
Ciliegie

Life is just a bowl of cherries.

Insalata di Zucchine Novelle

venerdì 21 maggio 2010
Insalata di Zucchine Novelle

Si stava meglio quando si stava peggio.
(Proverbio cinese, XXI secolo ca.)

Un giorno accade l’inevitabile: la connessione a internet ti si guasta senza motivo, il mondo sembra crollarti addosso tutto in una volta e la tua logica esistenziale viene messa a dura prova. L’onda elettromagnetica su cui la tua vita cavalcava imperterrita e sicura e’ andata improvvisamente a infrangersi contro qualche cyberscoglio inaspettato. Cerchi di ripeterti che non c’e’ nulla di tragico, e’ solo un ritorno alla preistoria, eppure come e’ che ti senti cosi’ male?

Inizia a farsi strada l’idea di un futuro buio, freddo e silenzioso, un lento viaggio verso l’ignoto senza piu’ il sottofondo costante della tua radio lontana, un mondo in cui le amicizie non si possono piu’ rifiutare o confermare semplicemente premendo il tasto Invio, in cui non ci sono piu’ gatti che suonano il pianoforte o girano per casa a bordo di un aspirapolvere. Ti chiedi se la vita sara’ piu’ la stessa senza quegli incontri imbarazzanti su chatroulette, senza l’obbligo di aggiornare lo status su mille fronti e senza il conforto settimanale delle mail di Sacks, Apple e Abercrombie, che come vecchi amici ti chiamano per nome e sembrano conoscere ogni tua debolezza. All’improvviso ti senti prendere dal panico perche’ non ricordi piu’ come si fa a comprare il biglietto per il cinema, a sfogliare il giornale e a consultare la rubrica telefonica.

Ti fai coraggio, e decidi che la miglior cura per questo stato d’ansia e’ andare al mercato, rigorosamente a piedi, e lasciarsi sedurre dalle zucchine del momento. Nude e crude, come natura le ha fatte. Due pomodori, un filo d’olio e qualche scaglia di parmigiano, ed ecco che il mondo ritorna a girare per il verso giusto.

P.S: dimenticavo. Basilico, menta oppure origano: scegliete la vostra erba. Le zucchine ve ne saranno grate.

Crema di Piselli

sabato 15 maggio 2010
Crema di Piselli

Non so perche', ma ho come la sensazione di un déjà vu. Ma bando alle ciance, oggi lo facciamo short and sweet.


Crema di Piselli
per 4

piselli freschi, da sgranare 1.5 kg. circa
cipolla 1
lattuga 1 piccolo cespo (circa 200 gr)
olio, sale, pepe, succo di limone q.b.
yogurt, foglie di menta per servire q.b.


Sgranare i piselli e usare i baccelli per preparare il brodo: metterli in una larga pentola coperti di acqua, unire una carota, una cipolla, un gambo di sedano, grani di pepe, qualche foglia di prezzemolo e un po' di sale. Portare a bollore e lasciare cuocere dolcemente per circa 40 minuti. Scolare il brodo eliminando le verdure e i baccelli.
Per la crema, tritare la cipolla e farla cuocere in un po' di olio finche' diventa trasparente. Aggiungere i piselli sgranati, la lattuga tagliata a pezzi, un pizzico di sale e pepe e coprire con il brodo. Portare nuovamente a bollore e far cuocere per altri 15-20 minuti, finche' i piselli sono teneri. Ridurre a crema con il frullatore a immersione, riportare sul fuoco e aggiustare il sapore con un po' di succo di limone, sale e pepe se necessario. Servire con una cucchiaiata di yogurt mescolato a delle foglie di menta tritate fini.

Salmone Affumicato Fai Da Te

mercoledì 12 maggio 2010
Salmone Affumicato Fatto in Casa

Mai pensato di farvelo da voi? Nemmeno io, almeno fino a due giorni fa, quando, di ritorno da un sabato a Big Sur e dalla sosta di rito alla Big Sur Bakery, di cui vi avevo gia' parlato qui, ho rispolverato una vecchia conoscenza. Per la prima volta, sbirciando tra meravigliose foto e squisitezze irriproducibili, non mi sono lasciata tentare da scones, biscotti e dolcetti vari, e l'occhio mi e' caduto invece sulla descrizione di questo procedimento per preparare il salmone. E' di una facilita' estrema, sono sicura che se lo provate non lo abbandonerete piu'. L'unica avvertenza e' che non dura molto a lungo, un paio di settimane al massimo, quindi e' consigliabile non lasciarsi prendere la mano e scegliere un pezzo di salmone di dimensioni gestibili.

P.S: Ogni tanto e' davvero rincuorante constatare che tutti quei libri sugli scaffali hanno una ragione di esistere, ti fa quasi venire voglia di continuare la collezione all'infinito...
A questo punto, direi che qui ci vorrebbe un bagel. Oppure una bella vigilia di Natale.


Salmone Affumicato Fai da Te

trancio di salmone
(con la pelle e senza lische)

300 gr. circa
sale marino 350 gr. circa
zucchero 50 gr.
pepe nero in grani 1 cucchiaio
aneto q.b.


Pestare i grani di pepe nel mortaio. Mescolare sale e zucchero e mettere meta' del composto sul fondo di una teglia abbastanza larga da contenere il trancio di pesce. Disporre il salmone sopra la base di sale, coprirlo con il pepe e alcuni rametti di aneto e poi versare sopra il resto del sale, in modo che il pesce ne sia totalmente rivestito. Coprire la teglia con della pellicola e tenere in frigo per 2-3 giorni.
Il tempo di marinatura dipende dallo spessore del trancio. Dopo due giorni controllare se e' pronto: tastandolo al centro con le dita, deve risultare piutoosto sodo. In caso contrario, lasciarlo marinare ancora un giorno. Sciacquare il salmone molto velocemente, in modo da eliminare il sale, asciugarlo con carta da cucina e tagliarlo a fette molto sottili.

Nella mia versione extra-fluo, l'ho accompagnato a delle patate viola lessate e tagliate a fette, e l'ho condito con una salsina ai capperi (capperi, succo di limone e olio d'oliva battuti al mortaio). Ma, come accennavo sopra, la morte sua sarebbe sopra a un bagel tostato e spalmato di formaggio tipo Philadelphia, magari insieme a una fettina sottile sottile di cipolla rossa e due capperi...

Pesto di Fave

martedì 11 maggio 2010
Crostini Con Pesto di Fave

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

(C.V. Catullo, Carmen LXXXV)

Dedicato alla fava.

Fava ti amo perche':
1) Sei fugace ed effimera. Disponibile solo per poche settimane all'anno, sei un frutto prezioso, una vera prelibatezza. Quando arrivi e' subito festa;
2) Protetta addirittura da due involucri pregiati, sei intrigante e misteriosa. Giustamente ti celi al mondo esterno, concedendoti solo a chi ti prende davvero sul serio;
3) Hai un colore verde pastello che mette subito allegria;
4) Sei una fanciulla spontanea e genuina, con tutto il sapore delle cose antiche;
5) Sei proprio una bonta'.

Fava ti odio perche':
1) Sei confusa e incostante. Non si capisce mai quando stai per arrivare, e non si fa in tempo a cercare una ricetta che tu sei gia' sparita dalla circolazione;
2) Protetta addirittura da due bucce pelose, sei presuntuosa e menzognera. Te la tiri senza motivo, concedendomi - da due saccocce piene - un solo patetico vasetto di pesto;
3) Hai un colore verde pisello che mette un po' paura;
4) Sei solo una misera fava, e mi fai fare tutto 'sto lavoro?
5) A malincuore, ti devo dare sempre ragione: sei proprio una bonta'.

Non avrei mai pensato di poter arrivare a dedicare i meravigliosi versi di cui sopra a una creatura verde. Chiamasi delirio di una food-blogger. Non fateci caso, passera' in fretta, proprio come la brevissima stagione delle fave.

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

(C.V. Catullo, Carmen LXXXV)


Pesto di Fave

fave, al netto 150 gr. circa
aglio 1 spicchio piccolo
pecorino grattuggiato 2-3 cucchiai
succo di limone 1 cucchiaio
olio 3 cucchiai
menta fresca 6-8 foglie
sale, pepe q.b.


NOTA: Per ottenere 150 gr di fave al netto, credo di essere partita da un kilo e mezzo di fave fresche o giu' di li' (adesso capite il delirio?).

Sgranare le fave, scottarle due minuti in acqua bollente, quindi tuffarle in acqua fredda e togliere la pellicina che le ricopre.
A questo punto, se si amano le fave, prendere tutti gli ingredienti e pestarli con amore al mortaio. Se invece si e' piu' tendenti all'odio, prendere tutti gli ingredienti e schiaffarli nel mixer per due minuti, come ho fatto io.
Spalmare il pesto su dei crostini di pane, oppure usarlo per condire la pasta.

Cara fava, ci rivediamo il prossimo anno. Io per me, ho gia' dato.

Farfalle alle Carote

venerdì 7 maggio 2010
Farfalle alle Carote

Come ho fatto a dimenticarmene? Chiedo umilmente perdono per questa inspiegabile mancanza.
Quando vi parlavo della mia personale Top Five (ovvero, i cinque sapori piu' legati agli anni di universita' e a una vita all'insegna dell'ozio...ehm...dello studio matto e disperatissimo), ho clamorosamente ignorato questa pasta.
Ma ecco pronta la scusa ufficiale: all'epoca non ero mai io a prepararla, ma mi lasciavo dolcemente viziare dalla mia amica e compagna di avventure culinar-storiografiche. Tra un coccio paleolitico, due yogurt in offerta speciale e un aoristo passivo, ogni tanto una pasta cosi' allegra e anticonformista ci stava proprio.
Oggi dalle mie parti la chiamerebbero addirittura vegan e farebbe tanto chic. E chi lo sapeva che eravamo cosi' avanti?


Farfalle alle Carote
per 4

carote 4-5
farfalle 320 gr.
dado vegetale 1/2
vino bianco 1/2 bicchiere
aglio 1 spicchio
sale, pepe, olio, prezzemolo q.b.


Pelare le carote e grattuggiarle. In una padella, far rosolare in un po' di olio lo spicchio d'aglio tagliato a meta' e il dado, unire le carote con un po' di acqua. Cuocere per circa 10 minuti, quindi aggiungere il vino, sale e pepe. Continuare a cuocere per circa 5 minuti. Saltare le farfalle nella padella, unendo prezzemolo tritato. Servire subito.

Insalata di Primavera. Asparagi, Fave e Piselli

lunedì 3 maggio 2010
Insalata di Primavera. Asparagi, Fave e  Piselli

...oggi è un giorno di sole
niente mi può fare male

[...] comprò una casa
la colorò con l'arcobaleno
vide in TV che anche quando piove
da qualche parte è sereno
oggi è un giorno di sole

(L. Cherubini, Giorno di Sole)

Ci sono delle cose che ti fanno sentire bene, sempre. Piccoli gesti, colori, pensieri che ti accarezzano la mente e ti fanno sorridere. Svegliarsi con un giorno di sole, comprare delle margherite, incrociare lo sguardo allegro di uno sconosciuto. Dieci minuti di felicita'. Proprio come l'inizio del week-end, come cantare sotto la doccia o bagnare i piedi nell'acqua del mare.
Proprio come mangiare le fragole o sgranare i piselli. Per un attimo dimentichi tutte le incertezze, lo stress, gli aumenti di benzina, le bollette da pagare e il mal di denti. La vita diventa semplice come un giro in bicicletta e ti accorgi che finalmente e' primavera.
E' un giorno di sole e niente ti puo' fare male.

Ehm...oggi andava cosi', che volete che vi dica?


Insalata di Asparagi, Fave & Piselli
per 3

asparagi 500 gr.
fave fresche da sgranare (senno' che gusto c'e'?) 500 gr.
piselli freschi da sgranare (vedi sopra) 500 gr.
sale, pepe, olio, aceto balsamico, vino bianco q.b.
rucoletta selvatica 2 manciate


Lavare gli asparagi ed eliminare le estremita'. Condirli con un cucchiaio di olio, sale, pepe e una spruzzata di vino bianco. Disporli in una teglia da forno e cuocerli a 200 per circa 20-30 minuti finche' sono teneri, girandoli di tanto in tanto. Lasciarli intiepidire, tagliarli a pezzi lunghi circa 2 cm, tenendo le punte intatte. Tenere da parte.
Intanto sgranare i piselli e cuocerli in poca acqua bollente per 4-5 minuti. Scolarli e passarli sotto l'acqua fredda.
Sgranare anche le fave, sbollentarle due minuti e poi tuffarle in acqua fredda. Eliminare la pellicina e tenerle da parte.
Lavare la rucola, quindi mescolarla con gli asparagi a pezzi, le fave e i piselli. Condire con sale, pepe, un giro di olio e poco aceto balsamico. A piacere si possono aggiungere delle scaglie di pecorino.

Consiglio della domenica: non buttate i baccelli vuoti dei piselli, ma usateli per fare il brodo. Basta metterli in una larga pentola, coprire a filo con dell'acqua, unire mezza cipolla sbucciata, una carota, mezzo gambo di sedano, qualche grano di pepe e un pizzico di sale. Si porta a bollore e si fa cuocere dolcemente per circa 30 minuti. Meglio di cosi'!!

...oggi è un giorno di sole
niente mi può fare male.