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Zuppa di Fagioli Neri

lunedì 28 ottobre 2013
Black Bean Soup

Era una sera di mezza estate, la scorsa estate, la cartolina di un viaggio in Costa Rica a metà fra esilio e vacanza.
Ricordo quel verde come un abbraccio orgoglioso in mezzo a strade impossibili, fra grovigli di sassi e pozzanghere, uno smeraldo vivo e lucente nutrito dalla pioggia benefica, puntuale ogni giorno alle sei.
Ricordo i ragazzi in bicicletta e le coppie abbracciate, strette sulla sella di motorini ammaccati, i loro corpi magri, abbronzati, impolverati d'amore e sorridenti.
C'era il caos nelle strade del centro, e una periferia svergognata dalla prepotenza dei fast food, sedotta dall'illusione di benessere proveniente dal nord. Sparsi dovunque a morderti il fegato distributori di Coca Cola e insegne dall'aria innocente, invadenti e meschini, quasi uno schiaffo alla povertà della gente.
Ricordo i villaggi lenti, silenziosi e assolati, quei puebli fatti solo di chiese posticce, scuole all'aperto e improbabili campi da calcio, un prato stretto e bagnato e due pali per porta.
C'era il Costa Rica che andava ai mondiali, la TV accesa nei bar, due Imperial ghiacciate e la felicità.
Ricordo la frutta matura, seducente e dolcissima, comprata agli angoli di strada insieme all'acqua purifica di un giovane cocco caduto.
Le notti più buie iniziavano presto in mezzo alla giungla, sulla collina più alta adagiata sopra a un letto di foglie.
Ricordo uomini e donne diversi, scampati alle nostre vertigini per inseguire un sogno senza comodità.
Ho conosciuto un tassista meccanico che non aveva le scarpe, un amico affrettato che chiamavano El Che. Mi diceva dove andate, perché, dove correte voi gente del nord? Siete solo dei poveri illusi, a credere di poter comperare la nostra realtà.
Abbiamo diviso uno jugo helado e questa zuppa piccante in un pomeriggio di solidarietà.
Pura vida.

Black Bean Soup


Zuppa di Fagioli Neri
per 4 persone

fagioli neri secchi 250 gr
cipolla bianca, grande 1
aglio 2 spicchi
carota 1
peperone rosso 1
pomodori 3
lime 1
dado vegetale 1
olio, sale, pepe, origano, pepe di cayenna, semi di cumino, grani di coriandolo e pepe della Giamaica q.b.
cilantro fresco, pomodori e cetriolo per servire q.b.

La sera prima mettere i fagioli a bagno per almeno 8 ore.
Tritare la cipolla e gli spicchi d'aglio, appassirli per qualche minuto in un po' di olio, quindi unire la carota e il peperone tagliati a cubetti. Mescolare e far cuocere per qualche minuto, unire i fagioli scolati e sciacquati, le spezie (se si usano in semi, polverizzarli prima), il dado, sale e pepe. Coprire di acqua, portare a bollore e cuocere a fiamma media per circa due ore.
Mezz'ora prima della fine, unire il succo e la scorza del lime, e i pomodori sbucciati (tuffandoli 30 secondi in acqua bollente) e tagliati a pezzi. Aggiustare di sale e pepe.
Frullare la zuppa solo per qualche secondo, in modo che sia cremosa ma restino visibili i pezzi.
Per servire, accompagnare con cubetti di pomodoro e cetriolo freschi, e a piacere cilantro tritato.
w.v.<3


Black Beans


Crostata Vegan con Farina di Farro

martedì 22 ottobre 2013
Crostata alla Marmellata Vegan

Fino a quando ci sei ti senti al centro del mondo, ti sembra che non cambia mai niente. Poi parti. Un anno due, e quanno torni è cambiato tutto: si rompe il filo. Non trovi chi volevi trovare. Le tue cose non ci sono più. Bisogna andare via per molto tempo, per moltissimi anni, per trovare, al ritorno, la tua gente, la terra unni si nato. Ma ora no, non è possibile. Ora tu sei più cieco di me.
~ Philippe Noiret, Nuovo Cinema Paradiso

È sempre tua quell'amicizia, quella nuova e quella eterna di una volta, è tuo il sapore del pane e il colore rosso dell'autunno. È tua la gente che invecchia, la solitudine del bosco, la malinconia e il silenzio della notte; sono ancora tuoi i sassi, i sentieri e il conforto della luna, tua la gentilezza morbida dei prati, il tramonto e il buio di quei giorni.
E le parole, appassite tra le crepe di quelle mura indifferenti, le frasi congelate e ormai stanche, i pensieri arrabbiati e inesplosi, sempre più ingialliti dal tempo.
A tornare è tutto un po' più bello, soffi via la polvere e scopri quanta tenerezza nei sogni ingenui di albe lontane. La mattina è ancora fredda, ma di ottobre meravigliosa; le cose, lente e sempre uguali, parlano una lingua familiare eppur diversa.
A tornare ti domandi quanto tempo ci è voluto per capirlo, o se è vero che siamo tutti un po' cambiati.

Crostata alla Marmellata Vegan


Crostata Vegan
con Farina di Farro

per uno stampo di 24cm di diametro

farina di farro 250 gr
farina 00 210 gr
amido di mais 50 gr
lievito per dolci 12 gr
limone 1
zucchero di canna 200 gr
olio di oliva 60 gr
olio di riso 60 gr
latte di riso 125 gr
sale 1 pizzico
marmellata q.b.
zucchero a velo per servire q.b.

In una ciotola mescolare le farine con l'amido di mais, il lievito, il sale e la scorza grattuggiata del limone. Fare una fontana al centro e unire lo zucchero, l'olio di olive e quello di riso e il latte. Iniziare ad amalgamare gli ingredienti con una forchetta, poi impastare con le mani fino a quando si ottiene una palla omogenea. Coprire con pellicola e far riposare in frigo almeno 30 minuti.
Stendere quindi 3/4 dell'impasto e disporlo nello stampo unto o rivestito di carta forno. Bucherellare la superficie con una forchetta, quindi distribuirvi sopra la marmellata (per me questa qua, thankyouverymuch) e infornare a 175 per 30-40 minuti finché la superficie della crostata è dorata. Lasciare intiepidire e a piacere, spolverare di zucchero a velo prima di servire.
w.v.<3


Vegan Jam Tart