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Marmellata di Arance e Miele

martedì 29 gennaio 2013
Marmellata di Arance e Miele


Ci sono cose che forse è bene fare da soli (anche se a dire il vero non me ne viene in mente nessuna, magari fare le coccole al gatto, così da averlo tutto per sè? Ma anche qui ci sarebbe da discutere...), e altre per cui è meglio avere un copilota. Andare al lunapark, piangere un amore finito, giocare a nascondino o a freccette, mangiare una fiorentina o fare un brindisi all'anno nuovo: sono tutte esperienze che chiedono un navigatore. Chiamatelo come volete, compagno di gita, complice di pausa caffè o copilota, il suo compito resta lo stesso. È uno che ammortizza le cadute, raddoppia l’allegria, e sottoscrive le emozioni; un amplificatore di felicità e una bussola antismarrimento, a seconda dei casi e delle necessità.
Fare la marmellata è una di queste, un rito così nostalgico, patinato e inebriante che avere un copilota diventa essenziale. Per fare la marmellata c’è bisogno di un compagno di mestolo, un amico dal sorriso facile che tiene il conto di quante volte hai già sbollentato le bucce, o che gira il cucchiaio al posto tuo quando hai bisogno di una pausa per la foto di rito; uno che si commuove almeno quanto te quando la casa si riempie di profumi densi, agrumati e mielosi, e che mentre aspetta il suo turno se ne sta seduto ad ascoltare in silenzio, ma col cuore sempre in allerta. Il copilota può non essere un esperto di marmellata, ma se è troppo amara te lo dice chiaro e tondo e magari in cambio ti offre una caramella ripiena o un vasetto di nocciole tostate.
Il copilota della marmellata d'arance è anche chi la assaggia con te, il giorno dopo, sopra una fetta di pane tostato a colazione, guardando la neve e sognando la primavera; oppure chi ti regala una ricetta come questa per condividerne la magia dolceamara. Un amico inaspettato, ritrovato dopo anni a vagabondare per sentieri familiari, uno di quelli che saprebbe insegnarti di nuovo ad andare in bicicletta e su cui potresti contare per la pila di scorta. Con lui puoi correre su un prato urlando stonata la tua canzone preferita, o stare sdraiato a guardare le nuvole respirando l'aria pulita, in silenzio; è uno fatto per passeggiare insieme nei pomeriggi d'inverno, per poi tornare a casa a scambiarsi i vasetti e le ricette senza paura di aver sbagliato qualcosa.


Arance


Marmellata di Arance e Miele
per 4 vasetti

arance bio 1,500 gr
miele (ai fiori d'arancio, acacia, millefiori)
750 gr

Con il pelapatate o un coltellino affilato, asportare la parte esterna della scorza delle arance, escludendo il bianco. Tagliarla a filetti sottili e scottarli in acqua bollente per 10 min. Scolare e ripetere l'operazione altre due volte, cambiando sempre l’acqua.
Pelare le arance al vivo, eliminare i semi e le pellicine e tagliarle a pezzetti. Far cuocere per circa 10 min in una larga pentola, poi unire le scorzette ammorbidite e il miele. Cuocere a fuoco medio mescolando spesso, finché la marmellata raggiunge la consistenza desiderata. Invasare e sterilizzare come al solito.

Marmellata di Arance e Miele

Prima ancora di finire di scrivere la ricetta e sicuramente prima di pubblicarla ai quattro venti, mi consegno spontaneamente alla vegan police e confesso il mio reato. Per chi non lo sapesse, il miele non è vegan, e io commetto peccato, BIG TIME! Ma da che mondo è mondo, ogni regola ha la sua eccezione, e il mio mondo vegan - per ora - ne ha tre. Una di queste si chiama miele, le altre due - per ora - ve le lascio solo indovinare.

E per finire, badabum badabum, vi informo con immenso piacere che questa ricetta segna l'inizio della mia collaborazione con il magazine N.B. - Nero su Bianco, mensile di informazione, cultura e opinioni in diretta da quello splendido mio paese incastrato fra monti rosa, stelle cadenti e cieli infiniti, regina di cuori Cortina d'Ampezzo.
Se non fate i timidi, vi lascio il link e la mia benedizione anche per dare un'occhiata alla loro pagina in facebook. I like!

Cavolfiore Speziato al Forno

giovedì 17 gennaio 2013
Cavolfiore Speziato al Forno

Through your window
That's one way to see the world
Step outside and look back into

~ Dave Matthews Band, Drunken Soldier


Io credo nella logica delle spezie, ho fiducia nei grani di pepe, i pistilli di zafferano e le polveri di cannella; sono seguace della sistematica dello zenzero e sottoscrivo la filosofia della liquirizia. Affido pieni poteri al dragoncello, il papavero e la mentuccia, e lascio la mia eredità di essere umano all'aneto, la vaniglia e il tamarindo. Confido nelle spezie perché rappresentano i colori del mondo, come un tram sui binari dell'arcobaleno trasportano nelle fantasie dei giochi di un altro, e ci salvano dall'amido delle uniformi e dal grigio delle nuvole.

Amo il cumino perché ha il sapore della terra, forte e radicato come le origini della mia memoria, nostalgico e tenero come un pugno di lacrime affogate in un bicchiere di grappa.
Amo la curcuma perché ha il nome curioso e il colore caldo del sole di mezzogiorno, protegge dalle scottature della vita e propizia le unioni felici.
Amo la paprika perché parla d'oriente, di muri spaventosi e robusti come un piatto di gulasch, ma scavalcabili senza allenamento con una semplice strimpellata alle corde del cuore.
Amo la polvere d'aglio perché tiene lontani i fantasmi notturni, soffrigge le paure e insegna a fare amicizia con le streghe di ogni stagione.
Amo i grani di pepe perché sono tondi, perfetti e a volte perfino colorati di rosa. Non vanno mai fuori moda, infondono energia positiva e favoriscono sogni amorevoli.

Amo le spezie perché ogni volta è come se fosse la prima, con l'esito ignoto, il gusto intenso e la promessa di rifarlo, migliore e diverso.
Amo le spezie perché sporcano le dita e arruffano la cucina, ma dipingono le giornate e rallegrano i cavolfiori. Amo le spezie perché hanno il sapore della libertà e parlano al futuro, insaporiscono la mente e ammorbidiscono il cuore.


Spezie


Cavolfiore Speziato al Forno
per 4 persone

cavolfiore 2
olio extra vergine di oliva 4-5 cucchiai
cumino, curcuma, paprika, aglio in polvere, sale, pepe q.b.
pinoli 2 manciate
menta, coriandolo, succo di lime q.b.

Tagliare il cavolfiore a cimette, lavarle e scolarle. Condire con l'olio e le spezie a piacere. Distribuire su una teglia da forno e cuocere a 225 per circa 30 o 40 minuti, finché è piuttosto tenero.
Unire menta e coriandolo tritati, i pinoli tostati in un padellino e abbondante succo di lime. Aggiustare di sale e pepe e servire.

With vegan love e con estrema libertà di interpretazione.

Cavolfiore e Spezie

Zuppa Turca di Lenticchie Rosse

lunedì 14 gennaio 2013
Zuppa Turca di Lenticchie Rosse

Anno nuovo =
Zuppa nuova
Taglio (di capelli) nuovo
Macchina nuova (fotografica, che avete capito? perché io, se ancora non lo sapete, giro in autobus, e volendo pure in bicicletta...)
Stivali nuovi
Borsa nuova
Scarpe nuove, ma sono scusata, sono scarpe da corsa (nuove, ma sempre rosa)
Buoni propositi, sempre gli stessi...

Ecco, caro 2013, io mi presento così.
E scusa tanto se arrivo in ritardo, ma tu mi capisci, vero?


Zuppa Turca di Lenticchie Rosse


Zuppa Turca di Lenticchie Rosse
per 4-5 persone

lenticchie rosse decorticate 225 gr
cipolla 1
aglio 3-4 spicchi
sedano 1 gambo
carota 1
concentrato di pomodoro 2 cucchiai
olio evo di oliva 1-2 cucchiai
brodo vegetale q.b.
zenzero fresco 1 pezzetto
paprika, cumino, semi di senape, curry, sale, pepe q.b.
menta fresca e limone per servire q.b.

Tritare finemente cipolla, sedano e carota. Scaldare l'olio in una larga pentola, e soffriggere le verdure con gli spicchi d'aglio sbucciati e tagliati a metà per circa 10 minuti. Unire il concentrato di pomodoro, le spezie e lo zenzero grattuggiato e far insaporire per qualche minuto. Aggiungere le lenticchie lavate e scolate e coprire con il brodo caldo.
Portare a bollore, abbassare la fiamma e far cuocere con il coperchio per circa 30 o 40 minuti, finché le lenticchie iniziano a disfarsi. Se serve, unire ancora un po' di brodo. Aggiustare di sale e pepe, e nel caso aggiungere ancora un po' di spezie a vostro gusto.
Tenere da parte due o tre mestoli e frullare il resto della zuppa. Ma anche no.
Servire con menta fresca tritata e succo di limone. Mi raccomando, ché questo ultimo tocco fa una gran bella differenza, I promise.

Lenticchie Rosse

Ancora una volta, dopo questo furto qui, scopiazzo una zuppa assaggiata da Whole Foods. Cioè funziona così: io vado, compro, pranzo, mi guardo in giro (bhe, che volete? c'è bella gente da Whole Foods...), annoto gli ingredienti, metto del mio, torno a casa, provo a replicare, e in caso positivo bloggo per voi. Sono come Robin Hood, ecco.
E stavolta sono così soddisfatta che ve lo dico senza pudore. Questa qui mi è venuta meglio dell'originale.
Questa. Zuppa. Spacca. Bum!
w.v.<3