Mi sono preparata una lunga serie di giustificazioni e di scuse per questo post. Il senso di colpa mi ha tormentato per tutto il weekend, poco importa se i ravioli di cui sopra si siano rivelati un piatto di tutto rispetto.
Mi limitero’ a elencarvi una serie di fatti, a voi il compito di tirare le conseguenze:
1) Ho lavorato per anni (troppi...) in un ristorante “italiano”, gestito da proprietari greci, con un pizzaiolo messicano, un cuoco vietnamita, camerieri brasiliani e hamburger con patatine come piatto forte. Io ero la cosa piu’ autentica del menu;
2) Vivo accanto a un ristorante indiano di nome Zante (...!), famoso fino all’Oregon per la sua pizza profumata al curry;
3) Il sushi piu’ gettonato per le strade di San Francisco e’ la California Roll, con avocado e granchio, ma a contendersi il titolo ci sono la Dynamite Roll, con tonno, avocado e salsa piccante messicana; la Caterpillar Roll, con avocado, cetrioli e unagi; la Philadelphia Roll, con salmone affumicato, cipolla e formaggio cremoso; e la sempreverde Rock ‘n Roll, con avocado e anguilla in salsa barbeque;
4) Da queste parti se non hai la focaccia non sei nessuno, e cosi’ anche la
Irish Bakery piu’ famosa della citta’ ne vanta una con pomodorini e cipolle, perfetta per una pinta di Guinnes;
5) Non basta la focaccia, ma se non hai anche il pesto non sei nessuno. Spalmalo sul petto di pollo, infilalo nella minestra di fagioli o schiaffalo su un bagel insieme al salmone, e dominerai la piazza. Garantito;
6) L’ultima rivoluzione italo-francese prende il nome di
ciabaguette, ne’ ciabatta, ne’ baguette;
7) Della pizza non parlo perche’ mi si strappa il cuore, pero’ se vi interessa guardate
qua, ce n’e per tutti i gusti;
8) E poi, caffe’ praghesi nel cuore del quartiere latino, take away cino-messicani, cappuccini tripli e senza schiuma, hamburger di tofu e steak-house vegetariane, gelati all’aglio, tiramisu andalusi e caffelatte al te’. Ragazzi, certe cose lasciano il segno. Abbiate pieta’.
Nonostante non creda di essere arrivata a tanto (vedi punto 5 e punto 7), il senso di colpa – lo ripeto - mi ha perseguitato per giorni e mi sento in dovere di chiedere scusa.
Chiedo scusa a tutti i puristi la’ fuori, ai Fondamentalisti dell’Imperia e agli Integralisti del Wok, chiedo scusa a tutti i fantasmi dei Pranzi Domenicali, passati, presenti e futuri, chiedo scusa alla Confraternita del Raviolo e a quella del Won Ton. E soprattutto chiedo scusa a tutte le nonne, alle suocere e alle zie, quelle di Ascoli e quelle di Beijing. Perdonatemi perche’ non so quello che faccio, meno che meno quello che scrivo, ma piu’ di dieci anni trascorsi in questo frullatore gastronomico hanno centrifugato le mie certezze. L’unica che mi resta, il baluardo irriducibile del mio palato, e’ la Pizza, quella con la P maiuscola, verso cui nutriro’ sempre una devozione cieca e incrollabile. Di questo sono sicura, il resto e’ solo un castello di sabbia. O un lievitato sgonfiabile. Almeno fino al prossimo post...
Ravioli ai Piselli
con Pasta per Won Ton
per 4
piselli freschi, sgranati circa 250 gr.
cipolloti 2
olio, sale, pepe, menta, parmigiano grattuggiato, burro
quadrati di pasta per won ton 32
L'idea non e' mia, ci mancherebbe. L'ho trovata per caso in rete, se cercate "ravioli with won ton wrappers" Google vi aprira' un mondo nuovo.
Per il ripieno, sbollentare i piselli per un paio di minuti, scolarli e tenerli da parte. Tagliare a rondelle i cipollotti e farli appassire in padella con un po' di olio, unire i piselli, della menta fresca, sale e pepe e cuocere per 3-4 minuti. Fare intiepidire, metter tutto nel mixer insieme a due cucchiai di parmigiano grattuggiato e ridurre a crema.
Per fare i ravioli, disporre alcuni quadrati di pasta per won ton sul piano di lavoro e mettere al centro di ognuno una noce di ripieno. Spennellare le estremita' con dell'acqua fredda, quindi ricoprire ciascun quadrato con un altro foglio di pasta, cercando di eliminare tutte le bolle di aria e premendo bene con le dita per sigillare i bordi. A mano a mano che i ravioli sono pronti, metterli su un vassoio e coprirli con un panno.
Cuocerli in acqua bollente salata per due minuti circa o finche' vengono a galla. Condirli con burro fuso, parmigiano grattuggiato e una spolverata di pepe.
E anche il raviolo e' servito.
Nota: scherzi a parte, ero davvero curiosa di provare il risultato. La pasta per won ton ha un sapore neutro e questo gioca a favore del ripieno, che sia di piselli, asparagi, formaggio o di quello che la fantasia suggerisce. La differenza e' piuttosto nella consistenza dell'impasto, che potrei definire piu' appiccicoso, come piu' elastico. Nulla vieta di usare la crema di piselli come ripieno per dei ravioli ravioli, oppure come antipasto, spalmata su dei crostini di pane.