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Asparagi Sottaceto

lunedì 14 giugno 2010
Asparagi Sottaceto

Post superfluo e ricetta inesistente, dettati solo dalla necessita' di sfoggiare quei tre aggeggi in ferro pesante, acquistati in un raptus di follia un numero imprecisato di anni fa.
Ecco fatto, ora mi sento meglio e gli aggeggi possono tornare nel dimenticatoio, come e' giusto che sia. E se proprio ci tenete agli asparagi... eccovi accontentati.


Asparagi Sottaceto
per 3 barattoli circa

asparagi, al netto 700 gr. circa
aceto di vino bianco 750 ml
acqua 750 ml
succo di due limoni
sale 2 cucchiaini
zucchero 2 cucchiaini
bacche di coriandolo, aneto fresco q.b.


Pulire gli asparagi tagliando gran parte delle estremita', in modo che riescano a stare in piedi nei barattoli fino a circa 2 cm dal bordo (usare le parti eliminate per un risotto o per fare il brodo). Preparare i barattoli e i coperchi, sterilizzandoli per qualche minuto in acqua bollente.
In una pentola, mescolare aceto, acqua, sale, zucchero e succo di limone e portare a bollore, mescolando per far sciogliere il sale e lo zucchero.
Mettere mezzo cucchiaino di bacche di coriandolo e un ramoscello di aneto in ciascun barattolo, e poi riempire con gli asparagi (crudi), cercando di metterne il piu' possibile all'interno. Coprire con l'aceto bollente fino a circa mezzo cm dal bordo e chiudere ben stretto con il coperchio.
Far bollire i barattoli per circa 10 minuti (calcolare il tempo da quando l'acqua riprende a bollire), spegnere e lasciare leggermente intiepidire. Rimuovere dalla pentola e lasciar riposare finche' si forma il sottovuoto.
Riporre in un luogo fresco e lasciar riposare almeno due settimane prima di consumare.

Zucchini Bread di Tartine Bakery

venerdì 11 giugno 2010
Zucchini Bread di Tartine Bakery

Come i blueberry muffins, gli scones all'uvetta e la torta di zucca, anche il zucchini bread e' un oggetto inflazionatissimo da queste parti. Ogni coffee-shop che si rispetti ha la sua ricetta, e ogni variante ha i suoi fan. Con l'uvetta, senza uvetta; con le noci, senza noci; con la cannella, senza cannella; con le uova, senza uova (versione vegan); spalmato di Philadelphia oppure nature.
Io, per non sbagliarmi, ho preso la ricetta da una delle mie bakeries preferite, di cui vi avevo gia' parlato, qui.
Oggi l'ho fatto da me, ma domani...colazione da Tartine anybody?


Zucchini Bread
di Tartine Bakery

per uno stampo da cake di 23 cm
farina 270 gr.
lievito per dolci 1/2 cucchiaino
bicarbonato di sodio 1/2 cucchiaino
cannella 1 cucchiaino
uova 2
olio di semi 125 gr.
zucchero 150 gr.
marmellata di arance 115 gr.
zucchine, al netto 285 gr.
noci 115 gr.
sale 1 pizzico


Grattuggiare le zucchine. Tostare le noci in forno per qualche minuto, tritarle grossolanamente e tenerle da parte.
Setacciare insieme la farina, il lievito, il bicarbonato e la cannella. In una ciotola a parte, sbattere le uova con lo zucchero, l’olio e la marmellata finche’ il composto e’ amalgamato. Incorporare le zucchine e il sale, mescolare leggermente (a mano), quindi unire la farina e alla fine le noci. Non sbattere troppo, e’ sufficiente che l’impasto sia appena amalgamato e come per i muffin per una buona riuscita e’ importante non lavorarlo troppo.
Imburrare e infarinare uno stampo da plumcake, rovesciarvi l’impasto, a piacere cospargere la superficie con 2 cucchiai di zucchero e cuocere a 175 per 60/70 minuti circa. Lasciare raffreddare il zucchini bread nello stampo per circa 20 minuti, poi rovesciarlo su una grata e farlo raffreddare completamente. Si mantiene anche in frigo, avvolto in pellicola, fino a 5-6 giorni.

Zuppa di Asparagi, Curry e Latte di Cocco

lunedì 7 giugno 2010
Zuppa di Asparagi, Curry e Latte di Cocco

Per iniziare bene la settimana e dimenticare che siamo solo a lunedi', una zuppetta facile facile, che sa di esotico, orizzonti lontani e piedi nudi nella sabbia. Con tutto il sapore delle verdure di stagione.
Come dire, sognare non costa nulla, al massimo una mezzoretta ai fornelli...


Asparagi, Curry & Latte di Cocco
(in Zuppa)

per 4
asparagi, al netto 600 gr. circa
porri 2
scalogno 1
pasta di curry verde 2-3 cucchiaini
latte di cocco 1 lattina piccola (160 ml)
lime 1
olio di oliva, brodo vegetale, sale, pepe q.b.


Pulire gli asparagi ed eliminare le estremita' legnose. Tagliarli a pezzi e tenerli da parte. In una larga pentola, far appassire in poco olio i porri tagliati a rondelle e lo scalogno tritato. Unire due cucchiaini di pasta di curry e una spruzzata di latte di cocco e cuocere per qualche minuto finche' la pasta di curry e' diluita. Aggiungere gli asparagi a pezzi (a piacere, tenerne da parte qualche punta per decorare) e coprire con il brodo. Insaporire con sale, pepe, scorza grattuggiata del lime e portare a bollore. A questo punto, aggiustare il sapore aggiungendo ancora un po' di pasta di curry, a seconda di quanto piccante si vuole la zuppa. Cuocere per circa 25-30 minuti o finche' gli asparagi sono teneri, quindi frullare nel mixer fino a ottenere una crema omogenea. Rimettere la zuppa sul fuoco, unire il succo del lime e il resto del latte di cocco, cuocere ancora per cinque minuti e servire con del basilico thailandese e le punte di asparagi tenute da parte, cotte a vapore o saltate brevemente in padella.

Ravioli ai Piselli con Pasta per Won Ton

martedì 1 giugno 2010
Ravioli ai Piselli con Pasta per Won Ton

Mi sono preparata una lunga serie di giustificazioni e di scuse per questo post. Il senso di colpa mi ha tormentato per tutto il weekend, poco importa se i ravioli di cui sopra si siano rivelati un piatto di tutto rispetto.

Mi limitero’ a elencarvi una serie di fatti, a voi il compito di tirare le conseguenze:
1) Ho lavorato per anni (troppi...) in un ristorante “italiano”, gestito da proprietari greci, con un pizzaiolo messicano, un cuoco vietnamita, camerieri brasiliani e hamburger con patatine come piatto forte. Io ero la cosa piu’ autentica del menu;
2) Vivo accanto a un ristorante indiano di nome Zante (...!), famoso fino all’Oregon per la sua pizza profumata al curry;
3) Il sushi piu’ gettonato per le strade di San Francisco e’ la California Roll, con avocado e granchio, ma a contendersi il titolo ci sono la Dynamite Roll, con tonno, avocado e salsa piccante messicana; la Caterpillar Roll, con avocado, cetrioli e unagi; la Philadelphia Roll, con salmone affumicato, cipolla e formaggio cremoso; e la sempreverde Rock ‘n Roll, con avocado e anguilla in salsa barbeque;
4) Da queste parti se non hai la focaccia non sei nessuno, e cosi’ anche la Irish Bakery piu’ famosa della citta’ ne vanta una con pomodorini e cipolle, perfetta per una pinta di Guinnes;
5) Non basta la focaccia, ma se non hai anche il pesto non sei nessuno. Spalmalo sul petto di pollo, infilalo nella minestra di fagioli o schiaffalo su un bagel insieme al salmone, e dominerai la piazza. Garantito;
6) L’ultima rivoluzione italo-francese prende il nome di ciabaguette, ne’ ciabatta, ne’ baguette;
7) Della pizza non parlo perche’ mi si strappa il cuore, pero’ se vi interessa guardate qua, ce n’e per tutti i gusti;
8) E poi, caffe’ praghesi nel cuore del quartiere latino, take away cino-messicani, cappuccini tripli e senza schiuma, hamburger di tofu e steak-house vegetariane, gelati all’aglio, tiramisu andalusi e caffelatte al te’. Ragazzi, certe cose lasciano il segno. Abbiate pieta’.

Nonostante non creda di essere arrivata a tanto (vedi punto 5 e punto 7), il senso di colpa – lo ripeto - mi ha perseguitato per giorni e mi sento in dovere di chiedere scusa.
Chiedo scusa a tutti i puristi la’ fuori, ai Fondamentalisti dell’Imperia e agli Integralisti del Wok, chiedo scusa a tutti i fantasmi dei Pranzi Domenicali, passati, presenti e futuri, chiedo scusa alla Confraternita del Raviolo e a quella del Won Ton. E soprattutto chiedo scusa a tutte le nonne, alle suocere e alle zie, quelle di Ascoli e quelle di Beijing. Perdonatemi perche’ non so quello che faccio, meno che meno quello che scrivo, ma piu’ di dieci anni trascorsi in questo frullatore gastronomico hanno centrifugato le mie certezze. L’unica che mi resta, il baluardo irriducibile del mio palato, e’ la Pizza, quella con la P maiuscola, verso cui nutriro’ sempre una devozione cieca e incrollabile. Di questo sono sicura, il resto e’ solo un castello di sabbia. O un lievitato sgonfiabile. Almeno fino al prossimo post...


Ravioli ai Piselli
con Pasta per Won Ton

per 4
piselli freschi, sgranati circa 250 gr.
cipolloti 2
olio, sale, pepe, menta, parmigiano grattuggiato, burro
quadrati di pasta per won ton 32


L'idea non e' mia, ci mancherebbe. L'ho trovata per caso in rete, se cercate "ravioli with won ton wrappers" Google vi aprira' un mondo nuovo.

Per il ripieno, sbollentare i piselli per un paio di minuti, scolarli e tenerli da parte. Tagliare a rondelle i cipollotti e farli appassire in padella con un po' di olio, unire i piselli, della menta fresca, sale e pepe e cuocere per 3-4 minuti. Fare intiepidire, metter tutto nel mixer insieme a due cucchiai di parmigiano grattuggiato e ridurre a crema.
Per fare i ravioli, disporre alcuni quadrati di pasta per won ton sul piano di lavoro e mettere al centro di ognuno una noce di ripieno. Spennellare le estremita' con dell'acqua fredda, quindi ricoprire ciascun quadrato con un altro foglio di pasta, cercando di eliminare tutte le bolle di aria e premendo bene con le dita per sigillare i bordi. A mano a mano che i ravioli sono pronti, metterli su un vassoio e coprirli con un panno.
Cuocerli in acqua bollente salata per due minuti circa o finche' vengono a galla. Condirli con burro fuso, parmigiano grattuggiato e una spolverata di pepe.
E anche il raviolo e' servito.

Nota: scherzi a parte, ero davvero curiosa di provare il risultato. La pasta per won ton ha un sapore neutro e questo gioca a favore del ripieno, che sia di piselli, asparagi, formaggio o di quello che la fantasia suggerisce. La differenza e' piuttosto nella consistenza dell'impasto, che potrei definire piu' appiccicoso, come piu' elastico. Nulla vieta di usare la crema di piselli come ripieno per dei ravioli ravioli, oppure come antipasto, spalmata su dei crostini di pane.