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Peperoncini di Padrón Saltati

mercoledì 8 agosto 2012
Peperoncini di Padrón Saltati

Los pimientos de Padrón,
unos pican y outros non.


Senza offesa, posso anche dire di essere fortunata.
Me ne accorgo all'improvviso la mattina di una domenica d'estate, quando ancora assonnata mi aggiro per le bancarelle di un mercato di quartiere e, in mezzo a infinite varietà di pomodori - rosa (!!!!!!), neri e rosso ciliegia -, tra meloni coreani, basilico tailandese, tomatillos e lemongrass, tra spinaci d'Oriente e patate americane, nelle mani di un ragazzino venuto dal Messico ritrovo a sorpresa questi peperoncini, che mi era capitato di assaggiare una prima volta sparsi sopra a una dolcissima pizza, e poi ancora formaggiosamente adagiati su un letto di crema di mandorle durante una di quelle serate romantiche, odorose di fragole, basilico e illusioni.
I pimientos de Padrón sono una varietà di piccoli peperoncini verdi, tipica della regione della Galizia. Vengono comunemente serviti come tapa nelle taverne locali, di solito accompagnati da una bella birra ghiacciata e dissetante. La caratteristica che li rende accattivanti oltre che famosi, è il fatto che alcuni di essi sono innocui e dolciastri, altri invece intensi e piccanti, ma è impossibile saperlo, dato che all'aspetto le due varietà risultano perfettamente identiche.
Per questo motivo qualcuno ha detto che questi nostri peperoncini sono come la roulette russa, dolci o pungenti, non sai mai quello che ti capita. Ogni morso potrebbe essere fatale, e affliggerti come una pepatissima puntura.
A me piuttosto viene da pensare che siano come il cielo di montagna nei pomeriggi di agosto, misterioso e imprevedibile, un attimo prima tiepido e azzurrissimo, e poi all'improvviso arrogante, sfacciato e burrascoso.
Oppure, se permettete, mi viene da dire che questi piccoli pimientos siano proprio come la notte, come tutte quelle notti insonni a volte dolcissime, a volte sfrontate e violente. Non sai cosa preferire, ma in fondo non sei neppure obbligato a scegliere. E perché mai provare a preferire quando puoi averle entrambe? Basta solo lasciarsi andare con fiducia, abbandonarsi alla loro tenerezza tentatrice e un po' illusoria, e a ogni morso farsi sorprendere da tanta inafferrabile bontà.

Peperoncini di Padrón Saltati
dosi variabili a seconda della fame dei commensali

peperoncini di Padrón
olio extra vergine di oliva
fleur de sel
succo di limone


Clamorosamente e spudoratamente non-ricetta. Eppure fidatevi, ma il modo migliore per gustare questi adorabili pimientos è per mia fortuna anche il più semplice del mondo.
Scaldare dell'olio extra vergine di oliva in una padella pesante, aggiungere i peperoncini interi precedentemente lavati e asciugati. Farli arrostire per bene a fuoco medio-alto, finché si ammorbidiscono e si scuriscono su entrambi i lati.
Sfoderare dal fondo dell'armadio il vostro preziosissimo sale di fiducia, e usarne una generosa manciata per insaporire i pimientos. A piacere - il mio di sicuro - unire anche del succo di limone.
Accessoriare con un bicchiere di birra e possibilmente con un bel pomeriggio assolato.

Peperoncini di Padrón
7 commenti
franci e vale ha detto...

Sei fortunata si a poterteli godere!! Io non li ho mai assaggiati....( grandi le tue descrizioni, la serata piena di profumo e di illusioni ...la notte insonne, dolcissima o burrascosa....) n'è questi, n'è le tante varietà di verdura di cui parli. Quel mercato di quartiere in una domenica a mattina assolata , mi incanta.......una bacio, franci

Unknown ha detto...

Per certi versi, dalla fotografia perchè non li ho mai assaggiati mi ricordano i frigitelli. E se son come loro, mi sa che creino dipendenza Ciao

Erica Ferreri ha detto...

si, anche a me come Alessandra ricordano i friggitelli, ma non so se siano la stessa cosa perchè indubbiamente i friggitelli son sempre dolci :) son sicura che salatati siano stati deliziosi.

Valentina ha detto...

li ho mangiati a Bilbao, in un viaggio a volte dolce a volte sfrontato...non c'è che dire, siamo chicas fortunate! ;)
p.s. le tue foto sono stupende, sempre! piene di bellezza, evocative.

One Girl In The Kitchen ha detto...

@franci e vale: Sono buonissimi, che dire? se ti capita l'occasione, non farteli scappare. piacere di averti incantato :)

@alessandra ed erica: missa' che devo vedere se a questo famoso mercato troverò pure i friggitelli, perché io non li ho mai assaggiati! shame shame shame on me

@valentina: ti ringrazio, mi fa tanto piacere che ti piacciano le foto.
bello il tuo viaggio dolce e un po' sfrontato, è così che deve essere!

Mela e Cannella ha detto...

Ciao,Non li ho mai assaggiati, ma posso dire una cosa? adoro qui e adoro le tue bellissime foto
a presto =) Marcello.

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