Il potere del marketing.
Se vi presentavo (OK, OK, Se vi avessi presentato, per gli schizzinosi) una Minestra di Zucca e Patate, la suddetta pietanza avrebbe avuto tutto un altro effetto. Probabilmente avrebbe fatto pensare a un rancio punitivo, o quasi. E invece da quando ho scoperto che la gettonatissima Butternut Squash in italiano è chiamata Zucca Violina (ma poi, sarà vero? please, please, please, confermate, sennò mi viene un attacco di panico), non ci ho visto più dalla felicità.
Zucca Violina. Ma come suona bene! Ha un sapore tutto suo, magico, antico e profumatissimo. Se avessi un ristorante, no, no, che dico, se avessi una locanda, sì, una locanda tipo quella delle fiabe, stile Hansel e Gretel, col pentolone sul fuoco ma senza strega, dicevo, se avessi una locanda la chiamerei davvero La Zucca Violina (che dite, azzeccati i congiuntivi stavolta?).
Adesso però non mi fregate l'idea. Sennò, a letto senza minestra.
per 4
zucca violina 1
patate dolci, di media grandezza 3
cipolla 1
aglio 1 spicchio
brodo vegetale, olio, sale, pepe, cannella, noce moscata, zenzero fresco q.b.
yogurt e noci pecan per decorare q.b.
Tagliare la zucca a metà per il lungo ed eliminare i semi. Disporla su una teglia rivestita di carta forno insieme alle patate dolci, intere, e cospargere di sale e pepe. Cuocere in forno a 200 per circa 45 minuti, o finché zucca e patate risultano morbide. Lasciare intiepidire leggermente, sbucciare, e tagliare la polpa a pezzi.
Nel frattempo in una pentola capiente cuocere in poco olio la cipolla tritata e lo spicchio d'aglio sbucciato. Unire le verdure a pezzi, insaporire con cannella e noce moscata, coprire con il brodo vegetale e portare a bollore. Ridurre a crema con il frullatore a immersione, rimettere sul fuoco e aggiustare di sale e pepe. Unire un dito di zenzero grattuggiato fresco, se vi piace piccante, oppure un paio di cucchiai di sciroppo d'acero, se la preferite dolce.
Per servire, decorare ogni piatto con dello yogurt e una spolverata di noci pecan tostate e tritate grossolanamente.
12 commenti
La zucca violina mi ricorda la fata smemorina...
il marketing aiuta ma questa zuppa e' deliziosa.
ciao
Beh, la forma ricorda sicuramente un violino....ma sai che è la prima volta che lo sento?? Dovrò vedere al supermercato!
Però mi piace tantissimo!!
A me queste zuppe autunnali fanno impazzire!!
Un sorriso musicale,
D.
adoroooo le zuppe!
non so per certo se la zucca violina sia la butternut squash (faccio fatica a ricordare tutti i nomi delle diverse specie di verdure, sarà l'età), però l'avevo già sentita nominare (e sicuro me la so già mangiata). Detto questo, il tuo marketing ha colto nel segno, ma perchè questa crema ha un aspetto cremosissimo, e che foto ragazza!
zucca violina....una rarita'!!almeno dalle mie parti,ma ha un gusto favoloso :)
@Lydia: la fata smemorina? Non la conosco, devo assolutamente rimediare!
@Diletta: la butternut squash rugosa non la trovavi a Londra?
Comunque ho letto che e' una varieta' proprio americana.
Qui si trova sempre, tutto l'anno anche se ovviamente la stagione e' adesso
@Francesca: hai visto? Sono le mie nuove ciotoline, effetto collaterale dello shopping vintage di domenica
; )
Saruzza, la fata smemorina è quella di Cenerentola, a proposito di zucche...
non so come sia la butternutsquash ma, vi dirò, dallemie parti - ovvero, in quel di Ferrara- la zucca violina è semplicemente LA ZUCCA. Ovvero, altre si trovano , ma molto più difficilmente. La zucca violina è amata, curata, adorata e riverita. Nonchè utilizzata- ingrediente principe,per la preparazione dei sublimi CAPPELLACCI DI ZUCCA (originali), che solo così sono assolutamente inconfondibilmente dolci.
Oddioooooooo Sara, questa è la mia!!!!!!!!! nel senso che io sono una zucca dipendente e patate dolci quasi-dipendente!! posso mica resistere??? brava
Apro a caso... e parli di congiuntivi. E allora è destino... :-)
In realtà ho voluto leggere il post attratta come una calamita da questa "zucca violina". Nome fantastico, se avessi una gatta femmina la chiamerei così. Se vuoi, porto la zucchina chitarra e ce la suoniamo per un pò, tra frullatori e colori.
(non sopporto quando lo smile va a capo male, sgrunt!)
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