Scusate, mi e' scappato l'agnello. Il resto degli ingredienti (uno piu', uno meno) sono tutti radunati qui sopra. Manca il protagonista, e' vero, ma non se l'e' proprio sentita di comparire davanti a tutti, conciato com'era. E rimanda alla prossima tagine.
Il motivo forse e' noto, o almeno sara' comprensibile ai foodblogger in erba come me. Fotografare la carne e' schifosamente difficile, non importa quanto sia bello il piatto da portata o quanto bene sia riuscita la pietanza. E' gia' dura fare un ritratto decente a soggetti fotogenici come biscotti, crostate o croissant (non che ci abbia mai provato a farli, i croissant, ma non stiamo qui a sottilizzare....). Dicevo, gia' e difficile fare una foto decente a soggetti belli di per se', figuriamoci la carne! Peggio ancora se si tratta di una roba dai contorni indefiniti, tipo goulasch o spezzatino. Quello che avete preparato con tanta cura (nel caso di questa ricetta, ci ho messo un'ora solo a fare la lista delle spezie che mi servivano...) si trasforma in un'indefinita chiazza marroncina che farebbe passare l'appetito a chiunque.
Solo che questa tagine volevo davvero condividerla, perche' e' buonissima. Foto o non foto, ho quindi deciso di rifilarvi il post. La ricetta-patchwork l'ho messa insieme guardando qua e la' sulla rete e nei vari libri che ancora non ho messo in vendita. Cotto a lungo insieme alle spezie, l'agnello acquista un sapore particolarissimo, e soprattutto diventa cosi' morbido che ancora faccio fatica a credere di averlo fatto io (...con la carne non ho mai avuto un grande rapporto). La cosa sensazionale e' che mentre la carne cuoce, si sparge un tale profumo in giro per casa (o per i vostri 20 mq) che vi fara' sentire la Maga delle Spezie in persona. E non mi stupirei poi se i vicini, seguendo a naso la scia odorosa, si presentassero alla porta con una scusa qualunque, sperando nella vostra famosa generosita'.
A scanso di equivoci, tagine e' propriamente il nome della pentola dal coperchio conico - di solito in terracotta - che si usa nella cucina marocchina, e nordafricana in genere, per questo tipo di preparazioni. La tagine e' ideale per le cotture lente, dal momento che grazie alla sua struttura, aromi e vapori vengono trattenuti all'interno, rendendo la carne molto morbida e saporita. E con tutte le caccavelle in mio possesso, potevo farmi mancare la tagine?
Bando alle ciance, ecco la ricetta. Fidatevi, non e' la solita fettina.
alla Cannella e Prugne Secche
per due
carne di agnello tagliata a cubetti 400-500 gr.
paprika, sale, pepe, zenzero fresco, turmerico, cannella in polvere, cardamomo, cumino, coriandolo, garofano in polvere, pepe di cayenna q.b.
stecche di cannella intere 2
cipolla rossa 1/2
aglio 1 spicchio
zafferano q.b.
vino bianco 2-3 cucchiai
miele 1-2 cucchiai
prugne secche snocciolate una decina
olio di oliva
paprika, sale, pepe, zenzero fresco, turmerico, cannella in polvere, cardamomo, cumino, coriandolo, garofano in polvere, pepe di cayenna q.b.
stecche di cannella intere 2
cipolla rossa 1/2
aglio 1 spicchio
zafferano q.b.
vino bianco 2-3 cucchiai
miele 1-2 cucchiai
prugne secche snocciolate una decina
olio di oliva
La sera prima, mescolare la carne con un cucchiaio di olio di oliva e le spezie in polvere (paprika, zenzero fresco grattuggiato, turmerico, cannella, cardamomo, coriandolo, garofano, pepe di cayenna, cumino). Coprire e tenere in frigo.
Il giorno successivo, scaldare un cucchiaio di olio nella tagine, unire la carne con tutte le spezie e farla rosolare per bene da tutti i lati. Quando e’ colorita, toglierla dalla pentola con un mestolo forato, unire un altro cucchiaio di olio e far rosolare per circa 5 minuti la cipolla tagliata a fette sottili e lo spicchio d’aglio, aggiungendo acqua se necessario. Rimettere la carne nella pentola, unire sale, pepe, le stecche di cannella intere e il vino bianco in cui si sara’ sciolto lo zafferano. Unire acqua fino quasi a coprire la carne, mettere il coperchio alla tagine e lasciare sobbollire per circa 1 ora e ½, mescolando ogni tanto. Se necessario, unire ancora dell’acqua e regolare di sale o di spezie.
A questo punto, unire il miele e le prugne. Continuare a cuocere altri 15/20 minuti circa finche’ la carne e’ tenera e il sugo si e’ addensato.
Servire con del cous-cous.
15 commenti
Mi piace n sacco la cucina marocchina... e comunque le tue foto sono bellissime, davvero!
Adoro l'agnello!!! ed anche cucinato così!!! Sara... sei davvero brava...più che altro per il fatto che sai far venire l'acquolina in bocca!!!
ta ricetta è splendida!!io l'avevo provata ggiungendo anche il miele....
Deliziosa questa ricetta, Sara. Dal Raduno di Bordighera mi è rimasto un sacco di agnello, che ora ho in congelatore...la farò presto! L'unica spezia che mi manca in casa, e che in realtà non conosco, è il turmerico:me lo procurerò.
Grazie!
Patrizia
Bella versione. Io di solito non marino prima e metto tutto a freddo, come si usa a Fes, senza rosolare la carne, che resta morbida tanto da sfaldarsi. La tua selezione di spezie è molto interessante!
(PS. Patrizia: il tumerico è la curcuma)
AhAhAh! Che ignorante che sono! Allora ho anche quella!! :)
Allora anche io ho il turmerico! Mi stavo scervellando sul fatto che io il turmerico non l'avevo mai sentito (eccome mai?!?!?!?) Comunque io ho fatto la tagine (ma non ho la pentola o caccavella adatta,ahimè,o almeno ne ho una tanto piccola da essere buona solo per le Barbie... ma siccome "posseggo" solo figli maschi!), dicevo l'ho fatta di tacchino e prevedeva il miele di castagne. Imprudente quale sono ho fattola ricetta per la prima volta quando avevo a pranzo la famiglia al gran completo (pure la suocera!) e devo dire che ha riscossoun ottimo successo nella componente maschile,assolutamente lo schifo in quella femminile (anche in me!) Per cui ad uan cena con tanti amici (circa 40) l'ho rifatta,mausando un miele d'acacia.Hanno tutti apprezzato,tranne i miei fratelli che avevano gradito maggiormente la prima versione!
...ooopss..scusate, devo aver fatto un mix tra English e Italian con questo turmerico/curcuma.
@Fantasie: in effetti il miele di castagno non credo mi piacerebbe, e' troppo saporito e in realta' il miele qui serve piu' per addolcire e addensare la salsa che per dare sapore. A quello gia' ci pensano le spezie..
Ma e' veramente buona, adesso mi voglio lanciare con questa tagine, dopo averla tenuta nella scatola per 5 mesi e' ora di darsi una mossa....
Concordo con la difficoltà di fotografare un piatto come questo e la tua scelta di fotografarne gli ingredienti è geniale.
Ho provato anch'io una tajine ed è piaciuta, anche ai più diffidenti.
Proverò senz'altro quella che proponi, perchè anch'io adoro l'agnello.
Alberto
Io, invece, detesto l'agnello, però volevo dirti che condivido in pieno tutto quello che dici circa la poca fotogenia delle carni.
Buon w.e.!!!!!!!!!
Vado controcorrente, posso? Avrei preferito la foto dell'agnello, non fotogenico, magari, ma più in linea con il tuo solito modo di fotografare: intimo, coinvolgente, personale e perfettamente inserito nei tuoi testi, che leggo ogni volta con raro godimento. Qui mi sento tanto in una cucina omologata, truccata, patinata- che non è quella a cui ci hai abituato e che rende speciale questo blog.
Besos
Alessandra
A ma piace molto l'agnello anche se mangio solo quello dello zio Mao perche' trovo che tutti gli altri abbiano un odore e gusto troppo forte.
Adoro la tagine!!!
Un sorriso profumato,
D.
Una ricetta inebriante...leggendola mi sembrava di poterne sentire il meraviglioso profumo! e capisco l'agnello che non ha voluto farsi fotografare, io litigo ancora con gli scatti alla carne ;P
Un bacio
fra
Ale, certo che puoi. Apprezzo davvero il tuo commento, i am sorrryyyyyyyyy : (
prometto che la prossima volta mettero' tutto il mio impegno a fotografare la bestia
: )
Hai ragione, fotografare la carne è dura. Soprattutto quella cotta. Ci sono soggetti davvero più fotogenici. E la tua foto degli ingredienti è fantastica.
L'agnello lo amo alla follia, lo mangerei tutti i giorni. E questa tagine te la copio di sicuro.
Ciao
Alex
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