Tassajara e' un monastero buddista a due ore di distanza da San Francisco, situato in una valle della California centrale, all'altezza della costa di Big Sur. Oltre ad essere un rinomato centro di formaazione zen, Tassajara e' famoso anche per le sue montagne, le acque termali e la cucina vegetariana.
La ricetta che segue l'ho presa e adattata da The Complete Tassajara Cookbook, piu' o meno una new entry sui miei scaffali.
Sara' forse un effetto illusorio, ma vi assicuro che uno si sente meno in colpa a comprare un libro di cucina zen. E anche a leccare la pentola alla fine del pasto.
per 3
semi di girasole 35 gr.
zucchero 1/2 cucchiaino
cipolla rossa 1/2
aglio 2 spicchi
cavolo rosso 300-400 gr
uvetta 30 gr.
feta o formaggio di capra, sbriciolato 100 gr., o a gusto
sale, olio di oliva, rosmarino, aceto balsamico q.b.
Tostare i semi di girasole in una padella antiaderente per qualche minuto finche' sono dorati. Spolverare con lo zucchero e un pizzico di sale, mescolare brevemente finche' lo zucchero si e' sciolto, poi rimuovere dal fuoco. Togliere i semi dalla padella e tenerli da parte (all'inizio sono tutti attaccati fra loro, ma appena si raffreddano e' facilissimo separarli con le dita). Mettere l'uvetta a bagno in un po' di acqua tiepida.
Scaldare un cucchiaio di olio in una larga padella, far saltare gli spicchi d'aglio e la cipolla tritata, finche' questa diventa traslucida, e se necessario aggiungere dell'acqua per evitare che si attacchi al fondo. Unire il cavolo tagliato a listarelle sottili, mescolare e cuocere per qualche minuto. Aggiungere del rosmarino fresco tritato, l'uvetta scolata e strizzata, due cucchiai di aceto balsamico e aggiustare di sale. Coprire la padella e continuare a cuocere per 3 o 4 minuti, finche' il cavolo e' piuttosto tenero. Unire i semi di girasole e il formaggio sbriciolato, mescolare e servire.
A piacere si puo' unire anche del parmigiano a scaglie e del prezzemolo fresco. Al posto dell'uvetta, si puo' anche usare un altro tipo di frutta secca, come pere, albicocche o pesche, fatte rinvenire in acqua tiepida e poi tritate a pezzettoni.
11 commenti
è imperdibile, specialmente per me che adoro il cavolo rosso, prima di tutto lo trovo bellissimo e fotogenico, ha un colore strepitoso che mette allegria e poi.... mi piace moltissimo!! buona giornata e grazie, copio e incollo!
ma che buona ... e che padella meravigliosa!!! io il cavolo rosso non riesco a digerirlo bene, ma è così bello... lo farò per mio marito!! complimenti!
Veramente un piatto allettante e se poi non ti fa sentire tanto in colpa....meglio! ^_^
Baci
Anna Luisa
com'è chje non trovo uno stracci di cavolo rosso in giro? cmq...l'insalata è splendida, e anche la padella, e la storia del monastaro!:D
La padellaaaaa! Non l'ho detto per vergogna, ma anche quella e' una new entry!
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E anche a leccare la pentola alla fine del pasto.
Ecco cosa mi ci vuole.. un libro di cucina zen....
;-)
Ispira anche a me sto libro...così come questo contorno ricco e saporito!
Perchè preoccuparsi se zen o meno...basta che sia buono! ;)
ottima questa insalata e complimenti per la foto, davvero allettante.
Nella lettera in posta celere per la befana ho scritto che vorrei un libro di cucina zen...
Ricetta segnata tra le cose da fare, grazie mille!
Sara, sono tornata in quel di San Francisco. Mi piacerebbe incontrarti e sono libera fino a meta' marzo, poi comincio a lavorare a tempo pieno e sara' piu' difficile.
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grazie. ricetta veramente particolare. ci siamo trovati questi cavoli rossi nel cassettone della settimana e abbiamo provato la ricetta in 2, perchè non sapevamo cosa farci e poi tutte le altre ricette sono così invernali che non ti vanno più. Invece così il cavolo rosso è diventato squisitissimo!!!
Lovely blog you have hhere
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