Fino a qualche anno fa, fare le marmellate in casa e piu’ in generale conservare frutta e verdura nei barattoli di vetro mi intimoriva non poco. Ricordo bene quando mia zia faceva bollire la marmellata in un enorme pentolone di acciaio, talmente grande che oggi non passerebbe nemmeno per la porta della mia mini-cucina. Ogni anno verso la fine dell’estate comprava enormi casse di pesche, albicocche e prugne e preparava montagne di barattoli che sarebbero durati fino all’anno successivo. L’intera operazione le portava via almeno due giorni e a me e’ sempre sembrata una faticaccia impossibile. Per non parlare del fatto che non avevo la minima idea di quale fosse il sistema per sterilizzare correttamente i vasi, e temevo che anche se fossi riuscita a fare la marmellata, non sarebbe servito a nulla perche’ poi avrei dovuto fare i conti con batteri e muffe.
Un giorno poi ho avuto un’improvvisa rivelazione: per fare la marmellata non e’ obbligatorio comprare 20 kili di frutta, e una pentola di dimensioni piu’ umane e’ perfetta lo stesso. Anzi, se vogliamo dirla tutta, e’ pure meglio farne una quantita’ ridotta perche’ si ottengono risultati migliori. E’ un po’ la stessa illuminazione che ho avuto con le fettuccine all’uovo. Se uno ci pensa bene, non ci vuole molto a prepararle, ma per anni mi ha frenato il ricordo della nonna che lavorava mezza giornata in cucina solo per tirare la pasta. Ovvio che avendo a pranzo tre generazioni di parenti, la cosa diventava piu’ laboriosa, ma con due misere uova, che fatica e’?
La prima marmellata che ho fatto e’ stata quella di arance, alla maniera inglese, con tutte le bucce dentro. Una vera bonta’. Ed e’ stato amore a prima vista. L’intero procedimento e’ a dir poco meraviglioso, a partire da quando si sceglie la frutta migliore al mercato del sabato fino al profumo che si spande per tutta la casa mentre la marmellata e’ sul fuoco. E’ una sorta di idillio campestre nel mezzo del traffico cittadino. L’unico aspetto negativo e’ che e’ come una droga: non riesco nemmeno a finire di invasarne una che gia’ penso alla prossima combinazione di frutta. Col risultato che adesso, oltre a non sapere piu’ dove infilare i vasetti, ogni tanto mi sveglio credendo di essere Nonna Papera!!
Questa ricetta la devo a Daniela Cuzzocrea del forum di CI, come sempre un vulcano di idee. Ho ridotto un poco lo zucchero, perche' non amando le marmellate troppo dolci cerco comunque di mantenermi sul 30% di zucchero rispetto al peso della frutta. In piu' aggiungo sempre la buccia di una o due mele verdi, da eliminare a fine cottura. Essendo ricche di pectina, fungono da addensante naturale.
Se poi durante la cottura vedo che dopo 20 o 30 minuti la marmellata e’ ancora troppo liquida, un altro barbatrucco e' quello di scolare la frutta e tenerla da parte, facendo restringere il liquido rimasto nella pentola fino alla consistenza desiderata. A questo punto basta ributtare dentro la frutta, una bella mescolata e il gioco e’ fatto. In questo modo e' possibile non far cuocere la marmellata troppo a lungo, evitando di sacrificarne il colore e la consistenza.
E anche oggi la colazione e’ salva : )
con Lamponi e Rosmarino
prugne rosse 1,5 kg
lamponi 600 gr.
zucchero 700 gr.
limoni 2
mele verdi (solo la buccia) 3
rosmarino 1 paio di rametti
lamponi 600 gr.
zucchero 700 gr.
limoni 2
mele verdi (solo la buccia) 3
rosmarino 1 paio di rametti
Lavare le prugne, snocciolarle e tagliarle a pezzi. Metterle in una ciotola capiente insieme ai lamponi, unire zucchero e succo dei limoni e mescolare bene. Coprire con della pellicola e far riposare in frigo almeno per una notte.
Il giorno successivo unire alla frutta la buccia delle mele verdi, mettere tutto in una larga pentola e far cuocere a fuoco lento, schiumando all'occorrenza, fin quando la marmellata raggiunge la consistenza desiderata. Eliminare la buccia delle mele, invasare nei barattoli sterilizzati, chiuderli per bene e farli bollire in una larga pentola piena di acqua per almeno 20 minuti. Spegnere il fuoco e far raffreddare i vasi nella stessa acqua per creare il sottovuoto.
13 commenti
anch'io faccio le marmellate,ma non più di due o tre vasetti, così le rifaccio di anno in anno, e credo sia più sicuro, a meno che non si vogliano regalare allora la quantità aumenta ;-))
con il rosmarino mi manca.
Uhm, quest'anno una marmellata con le prugne mi manca... peccato che i lamponi costino un'occhio!
Comunque, mal comune mezzo gaudio... io adoro preparare marmellate, poi però non le mangio 0_o e mi trovo la casa invasa da vasetti di ogni forma e dimensione!
Io sono ancora nella fase del terrore: però, son dieci minuti che son qui a studiarmi quella meraviglia di foto- e comincio a sentire il profumo... Secondo te è grave????
ale
P.S. sono in campagna, in mezzo ai lamponi e alle prugne- e ai vasetti e ai pentoloni delle nonne. quasi quasi domani mi cimento!!!
Ale, e' gravissimo sentire il profumo dal monitor...secondo me e' opera dei lamponi e delle prugne che ti circondano e che ti stanno chiamando all'opera!
: )
Urka! Ho appena scoperto il tuo blog in quest'afoso pomeriggio e...che meraviglia che mi si è aperta! Foto spettacolari, ricette interessanti, un modo di scrivere molto coinvolgente, una grafica accattivante...hai tutte le carte in regola per piacermi e -credimi- non ti libererai facilmente di me (non ti sto minacciando ihihih!). Piacere davvero di conoscerti! :-)
...scappo a spulciarmi tutto i post arretrati *__*
Ehi Arietta, grazie dei complimenti, troppo buona!
: )
Anch'io è da pochissimo che mi sono lanciata con le marmellate per le stesse tue considerazioni: troppo laboriose, problemi con la sterilizzazione e paure sulle possibili conseguenze. Poi il mio zietto 80enne che fa marmellate e altre conserve da una vita mi ha "accompagnato" nella prima produzione ed è scoccato l'amore per queste preparazioni. La tua marmellata deve essere proprio buona, complimenti e naturalmente ho copiato la ricetta. Buona giornata
Ciao Bianca! Che piacere vedeti qui!
Io ti giuro ho la dispensa piena di vasetti, e vivo pure in una casa piccolissima con una cucina di 3 metri quadrati!
Mio cugino quando e'venuto a trovarmi mi ha preso in giro per una settimana con 'sta storia delle marmellate!
: )
come posso rimediare al fatto che dopo ore di bollitura il tutto è molto liquido?
mi e' venuta la marmellata troppo liquida dopo 3 ore di bollitura, cosa posso fare?
Ciao Grazia, mi spiace. In genere, io quando vedo che dopo 30 o 40 minuti la marmellata è ancora liquida, separo la frutta dal liquido di cottura, la tolgo e la tengo da parte. Faccio cuocere il liquido da solo fino a quando si è addensato a sufficienza, poi rimetto dentro i pezzi di frutta e cuocio ancora qualche minuto.
Prova a fare così.
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