Non facevo i chocolate chip cookies dai tempi dell'universita'. Anzi, a essere proprio sincera, non li facevo nemmeno allora, perche' di solito era la mia amica Sarah, americana doc, a prepararli per uno stuolo di gente affamata che chissa' come riusciva sempre a presentarsi all'appello. Cookie chiama, amico risponde. E' la regola non scritta, ma sempre valida.
Ed e' sempre la stessa amica ad avermi insegnato che per godere appieno del cookie bisogna prenderne uno appena sfornato, quando il cioccolato e' praticamente fuso e il biscotto ancora caldo e morbido, metterlo nel fondo di un bicchiere, coprire con del latte, una bella mescolata e via. L'operazione si puo' ripetere alla seconda sfornata, e per gli stomaci di ferro, pure alla terza o alla quarta. Regolatevi voi.
E ancora lei, che evidentemente ne sa qualcosa, mi ha raccontato che un altro must dell'Operazione Cookie e' preparare l'impasto e mangiarlo crudo a cucchiaiate. L'usanza e' talmente diffusa che alcune famose aziende produttrici di gelato, come Haagen-Dazs o Ben & Jerry's, hanno iniziato a commercializzare il gusto Chocolate Chip Cookie Dough, vale a dire Impasto dei Biscotti alle Gocce di Cioccolato. Una specie di stracciatella a stelle e strisce.
Questa ricetta viene ancora una volta da quel locale di Berkeley di cui vi avevo gia' parlato, un mix tra laboratorio per la produzione artigianale di pasta all'uovo, panificio e bar/caffe' per la colazione. E' un po' diversa dalle ricette piu' tradizionali per l'abbondanza di noci e per la presenza dei fiocchi di avena, che danno ai cookies una consistenza particolare oltre che creare l'illusione di biscotti salutari. Niente paura, pero', non sono ne' salutari ne' leggeri, specie se vi mangiate l'impasto crudo o li schiacciate ancora caldi dentro un bicchierone di latte.
per circa 30 cookies
burro, a temperatura ambiente 225 gr.
zucchero 160 gr.
zucchero di canna 160 gr.
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
uova 2
farina 290 gr.
fiocchi di avena 110 gr.
(di cui 35 tritati finemente nel mixer)
lievito chimico 1 cucchiaino
sale un pizzico
noci pecan 170 gr.
gocce di cioccolato 350 gr.
zucchero 160 gr.
zucchero di canna 160 gr.
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
uova 2
farina 290 gr.
fiocchi di avena 110 gr.
(di cui 35 tritati finemente nel mixer)
lievito chimico 1 cucchiaino
sale un pizzico
noci pecan 170 gr.
gocce di cioccolato 350 gr.
Sbattere il burro a crema con zucchero, zucchero di canna e vaniglia. Unire le uova, una alla volta. Setacciare la farina con il lievito e unirla al composto. Aggiungere l'avena tritata e il pizzico di sale e mescolare bene. Alla fine unire la rimanente avena in fiocchi, le noci pecan (o noci) tritate grossolanamente e le gocce di cioccolato.
Mettere l'impasto in frigo a raffreddare (si puo' anche fare uno o due giorni prima).
Formare delle palline poco piu' grandi di una noce, schiacciarle leggermente e disporle distanziate sulla placca ricoperta di carta forno.
Cuocere i cookies a 180/200 per circa 12-15 minuti, finche' sono dorati in superficie. Appena sfornati sono molto morbidi, ma diventano croccanti non appena si raffreddano.
9 commenti
Appena uscito dal forno ed inzuppato nel latte, io lo mangerei così
Sono stati una delle rivelazioni del mio viaggio negli USA, preparati una sera dalla zia del mio moroso mi sono dovuta contenere per non spazzolarmeli tutti io. Proverò presto la tua ricetta sicura di fare felice la parte americana del mio ometto...io mi rinchiuderò in camera ;D
Un bacione
fra
Io ne vado matta... Ho prvato anche a farli più volte ma non ho mai usato i fiocchi d'avena. Devo provare!
Evvai, sdoganiamo gli impasti crudi!!! una vita di sotterfugi, di gnocchi di patate rubati dalla madia, di ditate di nascosto nell'impasto della torta, di bordi di frolla pareggiati col coltello e passati direttamente dalla teglia alla mia bocca... Quanto amo l'America!!! ;-)
ciao, bella, un bacione
ale
...Ale, io infilavo le dita anche nella besciamella appena preparata dalla mamma!!! (mi vergognavo a dirlo...ecco siamo "sdoganate")...
Ma come, Sara, tradivi la pasticceria in Lista di Spagna, o peggio... Tonolo proprio in zona Cà Foscari??? Non ci posso credere!!!...Scherzo...avevi una grande amica, "coccola"...come usiamo dire qui!!
Ragazze, approvo tutto, dalla besciamella all'impasto crudo degli gnocchi. E che dire dei ravioli crudi o della polenta ancora in cottura?
Peccato (o per fortuna) che il mio stomaco non accetta più ....
Alex, nooo, non sia mai, Tonolo non lo tradivamo mai. Tonolo era in aggiunta ai cookies, mamma mia quanto erano buoni quei bignè.
userei questi deliziosi chips come cucchiaini da affondare in un ottimo e casalingo gelato...
Ahaaaa! Ma allora i bignè post esame erano quelli di Tonolo!!!! ;)) Adesso capisco. Anche tu economia?
Li adoro molto questi biscotti, mi ricordano un periodo felice di quando erano l'occasione per fare una "partita di ciacole" con le mie amiche. Ora sono un'ottima scusa per giocare con i miei figli che li adorano nella versione smarties.
Un abbraccio
Marta
ok, ok. Ci riprovo. Ma solo perché la ricetta l'hai sdoganata tu, eh?! (del resto, tu lo sai QUANTE volte ci ho provato, all'Universitá... tipo quella volta che la placca si é trasformata in un unico biscotto, per esempio... o quando, nonostante una permanenza di un pomeriggio in forno, non si sono mai cotti... o quando si potevano usare come massetti per aggiustarci i pavimenti scozzati delle piazze. Che poi, giuro, non l'ho mai capito: perché guardarli fare da Sarah sembravano cosí semplici, addomesticabili, quasi si facessero da soli!!!). vabbé. avrai mie notizie!!!
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